Premessa
L'itinerario si sviluppa completamente in territorio sloveno e percorre strade sterrate e sentieri del ciglione e dello stupendo altopiano carsico di Komen/Comeno.
Tra le particolarità del percorso segnaliamo sicuramente i vastissimi
panorami che spaziano dal Mare Adriatico alla Pianura Padana alle Alpi e che si susseguono come un'esposizione pittorica. Singolare il fatto che dal punto di partenza fino alla vetta del Trstelj, se si esclude il Monumento ai difensori della patria Slovena in cima al Cerje , lungo il tracciato non si incontra alcun edificio (sono ben 13,4 km); la natura regna incontaminata e, specialmente nei primi chilometri, è facile incontrare qualche capriolo.
Caratteristici e vivi sono i vari borghi dell'altopiano che si attraversano dopo la veloce discesa dal
Monte Trstelj e che hanno molto da raccontare riguardo le vicende della Prima Guerra Mondiale visto che si trovavano nelle immediate retrovie del fronte. A ricordo di quelle tristi vicende è stata realizzata la rete dei Sentieri della Pace sul Carso (Proti Miru Na Krasu) .
Eccoci qui a descrivere ancora un'altro pezzo di terra dell'Isontino che non ha nulla da spartire con le altre aree descritte dagli altri itinerari. Qualcosa che rende veramente unico il nostro territorio.


Galleria Fotografica

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Altimetria

Descrizione
Il punto partenza di questo itinerario è il parcheggio in prossimità della congiunzione tra la strada 614 proveniente da Miren/Merna e la ripida strada che dalla SS55 del Vallone sale e supera il valico confinario di Devetachi.
Proprio dal parcheggio si diparte la strada asfaltata proveniente dal paese di Lokvica che percorreremo al ritorno per chiudere il circuito. Noi invece procediamo verso nord in direzione Miren/Merna.
Al km 1,2, proprio sotto i cavi dell'alta tensione, abbandoniamo l'asfalto seguendo a dx le indicazioni "
Proti Miru Na Krasu" (Sentieri della Pace sul Carso) ; attraversiamo l'ampio parcheggio e imbocchiamo la carrabile che si infila nella vegetazione. Al km 2,0 termina un primo tratto di salita di un certo impegno e procediamo in falsopiano . Al km 3,1 raggiungiamo un incrocio a T contraddistinto da un cartello che invita a rispettare l'ambiente : svoltiamo a sx. Procediamo in costante salita e scorgiamo in alto a sinistra la sagoma della torre di Miren/Merna che raggiungeremo tra poco.
Al km 3,7 incontriamo un bivio
: svoltiamo a sx (percorreremo tra poco la diramazione di dx), aggiriamo il divieto d'accesso e puntiamo in salita la torre di Miren/Merna. Raggiungiamo così la cima del Cerje (km 4,1) sovrastata dall'imponente mole del Monumento ai difensori della patria Slovena. Il panorama che si gode da qui è spettacolare perché spazia a 360° su Gorizia, la Valle del Vipacco, le alture della Selva di Tarnova, l'Altopiano di Komen/Comeno, il Mare Adriatico, la Pianura Friulana, l'intero anfiteatro alpino friulano .
Risaliamo in sella e ritorniamo al bivio di prima, quello con la sbarra (km 4,7), dove svoltiamo a sx su sterrata seguendo le indicazioni "Lokvica, Fajtji hrib". Al km 5,2 incontriamo un bivio con le indicazioni "Miren, Cerje" che trascuriamo; teniamo perciò la dx procedendo in discesa sullo sterrato più evidente dal fondo sassoso. Si prosegue in saliscendi affrontando anche alcuni brevi ma impegnativi strappi. Subito dopo uno di questi (km 6,2) non scendiamo dritti in discesa ma svoltiamo a sx in salita
.
Dopo un strappo iniziale la strada prosegue in piano, quindi riprende a salire ed entriamo in un bel bosco di pini. Arriviamo così ad un bivio (km 6,9) dove procediamo dritti in direzione "
Fajtji hrib" . Se al suddetto bivio andiamo a sinistra per un centinaio di metri ecco che possiamo godere di un altro splendido panorama sulla Valle del Vipacco e la conca di Gorizia.
Dopo poche centinaia di metri usciamo dal bosco, scolliniamo ed ecco che la vista può ancora spaziare su fondovalle e rilievi circostanti
. Inizia ora un tratto in discesa che termina al km 7,4 in prossimità di un incrocio a T: svoltiamo a sx sempre in discesa e sempre immersi in una bellissima pineta. Dopo un centinaio di metri lo sterrato riprende a salire e termina poco prima di una radura sulla destra (km 7,9). La radura, grande grosso modo come un campo di calcio, è completamente occupata dall'enorme scritta "TITO" composta semplicemente allineando una gran quantità di pietre. Percorriamo poi un veloce tratto in discesa e raggiungiamo uno dei tornanti della strada asfaltata che da Rence raggiunge l'altopiano (km 8,3): andiamo dritti in salita.
L'ascesa termina al km 9,0; l'asfalto prosegue a destra, ma noi imbocchiamo lo sterrato a sx in salita. L'erta è piuttosto faticosa non tanto per la pendenza quanto per il fondo piuttosto smosso che rende difficoltosa la pedalata. Al km 9,8 raggiungiamo uno slargo: svoltiamo a sx sulla sterrata più evidente. Possiamo riprendere fiato per alcune decine di metri prima di riprendere a salire. Al km 10,4, dopo aver goduto ancora di alcuni splendidi scenari panoramici
, termina anche questo secondo tratto di faticosa salita. Attraversiamo uno slargo simile al precedente e proseguiamo a sx. Anche qui ci viene concesso qualche metro di riposo ma poi si ricomincia a salire. Poche centinaia di metri dopo si cambia versante e tra gli alberi si intravede un altro bel panorama che stavolta spazia dall'altopiano carsico fino al mare.
Al km 10,8 inizia un breve tratto di discesa che ci permette di raccogliere il fiato necessario al km 11,1 per affrontare una ripidissima rampa, lunga fortunatamente poco meno di 300 m, resa oltremodo insidiosa dal fondo piuttosto sconnesso e molle. Prima di affrontare la maggiore difficoltà della giornata notiamo sulla destra due abbeveratoi artificiali
ed un segnale in legno con la scritta "Zel Vrata" .
Al termine di questa faticosissima erta (km 11,4) la via da percorrere prosegue verso sx (notiamo dei cartelli); seguiamo l'indicazione "Trstelj" e subito dopo una curva verso destra continuiamo sempre col naso all'insù, sebbene con pendenze più accettabili. Sempre immersi nella splendida pineta che ci lascia intravedere il mare del Golfo di Trieste e Monfalcone, raggiungiamo il culmine della salita (km 12,0)
. In veloce discesa raggiungiamo una curva secca verso destra (km 12,4) dove abbandoniamo la sterrata principale e imbocchiamo a sx un ampio sentiero che si infila nel bosco in direzione nord.
Percorriamo alcune decine di metri fino a raggiungere una specie di sella (km 12,5) contraddistinta da un piccolo tabernacolo appeso ad un albero
, da una panchina e dalla freccia che ci indica la direzione dal prendere (bollino bianco-rosso e scritta "Trstelj") . Dalla sella si dipartono alcuni sentieri: osservando il tabernacolo prendiamo quello più ampio a dx che prosegue verso est in leggera salita. Questo bellissimo sentiero prosegue sinuoso a mezzacosta sempre immerso nella pineta (è forse uno dei tratti più particolari e belli di questo itinerario) . Dopo aver incrociato il sentiero che giunge dal fondovalle (km 13,1), proseguiamo dritti, affrontiamo un secco tornante verso destra e un breve tratto molto accidentato e giungiamo così sulla sella alle spalle del rifugio (Stijenkova koca) ai piedi del Trstelj (km 13,2).
Effettuato lo scollinamento, sulla dx prendiamo la ripida e impegnativa carrareccia che in poche centinaia di metri ci permette di raggiungere la vetta (km 13,4)
.
Il
Monte Trstelj è caratterizzato dalla presenza di un importante ripetitore di segnali telefonici e televisivi . Dalla sommità ovviamente si gode di un fantastico panorama sia verso sud, che spazia dall'Istria a tutta la laguna di Grado fino a Lignano e oltre , sia verso nord e verso est, con l'alta Valle del Vipacco e il Monte Nanos .
Scendiamo dalla cima per la stessa strada appena percorsa, ci dirigiamo verso il rifugio
Stijenkova koca (km 13,7) che offre anche servizio di ristoro, saliamo sull'asfalto e scendiamo ripidamente fino al piazzale del parcheggio (km 14,0). Continuando a dx ci buttiamo in picchiata sull'ampia sterrata che in circa 2,5 km di divertente e veloce discesa raggiunge la strada che da Temnica scende al fondovalle. Al km 15,2, dopo uno slargo con alcuni cartelli turistici, termina il tratto sterrato della discesa e inizia quello asfaltato. Al km 15,9 (c'è uno slargo sulla sinistra) freniamo bruscamente perché non possiamo perderci un vero e proprio immenso quadro naturale: vi sono rappresentati il profilo delle case e del campanile del paese di Temnica, le alture del Monte Hermada e il mare Adriatico. Vengono in mente alcuni paesaggi dipinti dai pittori impressionisti .
In fondo alla discesa (km 16,5), allo stop, giriamo a sx verso
Temnica . Raggiungiamo un bell'incrocio (km 17,1) sotto il colle del paese (che merita una visitina). Prima di svoltare a dx in direzione di Kostanjevica na Krasu vale la pena volgere lo sguardo verso tutte le direzioni in quanto l'ambiente naturale che ci circonda è intatto, curato e molto pregevole.
Rimanendo su questa importante e panoramica arteria dell'altopiano scendiamo velocemente verso il paese di
Novelo (km 18,0), continuiamo sempre in discesa fino a Kostanjevica na Krasu (km 20,0), passiamo sotto la parrocchiale che si stacca sulla destra, seguiamo subito dopo la secca curva verso sinistra e allo stop (km 20,3) giriamo a dx seguendo le indicazioni "Miren - Nova Gorica". Continuando in discesa, subito fuori dal paese ed in prossimità di una curva a gomito verso sinistra (km 20,6), imbocchiamo a dx il tratturo che si dirige verso nord .
Il percorso prosegue ora in falsopiano (anche qui belle visuali sull'altopiano) fino ad una ex discarica sulla destra (km 21,6) dopo la quale dobbiamo abbandonare la sterrata che prosegue diritta e svoltare a sx per imboccare un tratturo il cui corso rettilineo è accompagnato da due bei muretti a secco
.
Al km 22,0, dopo una discesa piuttosto dissestata, incontriamo un incrocio a T: proseguiamo a dx. Al km 22,2 tralasciamo la diramazione proveniente da destra e proseguiamo dritti, sempre su tratturo pietroso che mette a dura prova le nostre sospensioni.
Dopo aver superato una bella radura
(km 22,6) "incredibilmente" umida vista la natura del terreno carsico, il fondo diventa più scorrevole e si prosegue in leggera discesa. Al km 22,9 tralasciamo la diramazione proveniente da sinistra e proseguiamo dritti (il fondo ritorna ad essere ancora un po' sconnesso). Al km 23,5 un'altra sterrata si innesta da sinistra ma noi proseguiamo a dx-dritti. Dopo poche decine di metri la sterrata termina in prossimità di un'ampia curva : saliamo sull'asfalto andando a dx verso il minuscolo borgo di Segeti.
Dopo aver superato l'ultima casa di
Segeti (km 23,8 - fare attenzione ai cani) continuiamo sul tratturo che si dirige in salita verso nord. Poche centinaia di metri più avanti incontriamo un bivio (km 24,0) dove svoltiamo a sx ed in breve raggiungiamo la parte alta del paese di Lokvica (km 24,4) dove ritroviamo l'asfalto. Attraversiamo la bella piazzetta lasciando il pozzo e il cartello turistico a sinistra e il tabernacolo a destra e pedaliamo fino allo stop (km 24,6), all'uscita del paese, dove dobbiamo proseguire dritti.
Ora non dobbiamo fare altro che percorrere in leggera discesa l'ultimo chilometro e mezzo di strada asfaltata
che ci separa dal parcheggio d'arrivo (km 26,0).
Abbiamo così completato questo splendido anello che ci ha permesso di godere delle meraviglie dell'altopiano di Komen/Comeno ai piedi del Monte Trstelj.